Mai come in questi anni abbiamo avuto tante richieste per problemi di dolore cervicale, dorsale o cervicobrachialgia.
Sono sicuramente dovuti al nostro stile di vita eccessivamente sedentaria, a poca attività fisica, oppure, all’opposto, a carichi in palestra eccessivi senza dedicare il dovuto tempo a mantenere elastici i muscoli. Purtroppo bisogna anche dire che le attività fisiche focalizzate su questa parte del corpo, per aiutare a risolvere il problema, sono poche.
Praticamente tutto quello che facciamo coinvolge quest’area, in particolare nella zona dorsale, tra le scapole, che è anche quella maggiormente interessata. Sia il mantenimento della stazione eretta o peggio i pesi che prendiamo con le braccia tutto si scarica inevitabilmente in quest’area.
Per capire il motivo di tutto questo bisogna immaginare il corpo umano come una gru dove la colonna vertebrale è l’asse portante mentre le braccia sono il braccio lungo e tutta la struttura posteriore, quindi i nostri muscoli cervicali e dorsali, diventano inevitabilmente il contrappeso che permette alla gru di sorreggere i carichi.
Se poi aggiungiamo il fattore tempo, cioè tutto il tempo che dedichiamo alla nostra attività lavorativa o di svago, possiamo capire perché quest’area è interessata a questi problemi.
In realtà tutto questo nasce come meccanismo di difesa e per mesi o anni il tessuto connettivo e muscolare riescono a sopportare quello che noi gli chiediamo cercando di adattarsi. Purtroppo però questo implica inevitabilmente un loro irrigidimento che diventa nel tempo poi dolore.
Con un quadro del genere si fa presto a capire che quando le persone vengono a chiederci aiuto per dolore cervicale la situazione ormai è cronica e non sempre facile da risolvere.
Come nostra abitudine prima di fare le classiche indagine posturali e test locali indaghiamo molto sulle abitudini della persona per cercare di cogliere quelli che sono i classici errori che facciamo abitualmente.
Per fare un esempio il semplice dormire proni, cioè a pancia in giù, può essere fonte di problemi cervicali specie la mattina dovuto al fatto che la rotazione della testa per tutta la notte, o per buona parte di essa, obbliga le strutture della stessa ad essere sollecitate in continuazione e quindi la mattina dopo ci si ritrova più stanchi e doloranti della sera prima.
Ulteriore attenzione, per possibile causa indiretta di dolore, è nel controllo della posizione e del movimento dell’articolazione temporomandibolare (ATM) e, chiedere al paziente, se il problema si presenta dopo affaticamento visivo, come ad esempio nell’uso prolungato del computer.
Nel caso di positività di uno di questi due fattori in genere valutiamo anche la possibilità di effettuare una visita di controllo da uno specialista in Gnatologia oppure dall’Oculista per correggere eventuali difetti.
Và sottolineato il fatto che queste due possibili cause hanno un’importanza notevole, anche se non direttamete responsabili, ma come aggravante di una situazione già sottoposta a carico eccessivo per altri motivi.
Nella valutazione fisioterapica andremo innanzitutto a vedere quali sono i vizi posturali che sovraccaricano quest’area.
In particolare troviamo nella cifosi dorsale con conseguente iperlordosi cervicale oppure, forse ancora più frequentemente, nella riduzione della lordosi cervicale le cause scatenanti. Postumi di traumi, come il colpo di frusta o qualsiasi trauma alla testa, subiti anche anni prima, possono essere la causa del dolore. Spesso portano a sviluppare vertigini. In ogni caso sono alterazioni posturali che possono portare a sviluppare degenerazione discale fino a vere e proprie ernie discali con relative nevralgie alla spalla e al braccio.
Infine test locali manuali di provocazione o attenuazione , che cercando di riprodurre o attenuare i sintomi del paziente aiutano a stabilire quali movimenti o posizioni e in ultima analisi quali tessuti sono più interessati.
Da questo poi la scelta della terapia manuale oppure tecniche osteopatiche e/o strumentali più adeguati. In particolare poi si cerca di insegnare alcuni movimenti e semplici esercizi di uso quotidiano per cercare di gestire la problematica per ridurre le possibili le ricadute.
Come detto all’inizio non si trascura nemmeno la possibilità di effettuare attività fisica posturale generale sempre in modalità aerobica proprio per permettere a questi tessuti di recuperare elasticità.