Trauma molto frequente non solo tra gli sportivi la distorsione della caviglia è uno dei più invalidanti perché obbliga spesso ad un lungo riposo.
La fase acuta è già stata ampiamente descritta da molti medici e colleghi fisioterapisti e a riguardo non c’è molto da aggiungere. Però ci sono delle situazioni che non si risolvono spontaneamente e devono essere prese singolarmente per capire esattamente quali strutture sono state interessate dal trauma.
Oltre al legamento che collega il malleolo esterno all’ astralago e al calcagno, struttura quasi sempre interessata, ci sono altre parti del piede che possono essere all’origine di dolori persistenti.
La prima articolazione ad essere interessata è quella alla base del quinto metatarso con il cuboide che fa da perno al piede nel momento della caduta e molto spesso si può fatturare. Inoltre ci sono altre ossa o meglio articolazioni del medio piede, cioè quella parte del piede che collega la caviglia alle dita del piede, che possono rimanere bloccate dopo il trauma.
Questa spiegazione vuole essere di aiuto per capire perché il dolore può permanere per diverso tempo anche se la caviglia sembra guarita. Praticamente nel momento della caduta queste articolazione possono essere forzate in maniera esagerata fino a generare un vero e proprio trauma articolare che se non risolto non permette la piena guarigione.
La prassi vuole che oltre le valutazioni classiche delle strutture sopraelencate si vadano a vedere una ad una queste articolazioni per individuare quelle maggiormente interessate e, successivamente, tramite tecniche di terapia manuale si cerca di ripristinare il normale movimento tra di esse.
Superfluo ricordare che anche dopo la scomparsa del dolore è sempre necessario fare una breve valutazione della stabilità della caviglia in quanto non sempre viene recuperata spontaneamente. Questo, molto spesso, spiega perché dopo una prima distorsione se ne verificano altre con relativa facilità. Alcuni esercizi di ginnastica propriocettiva che possono essere eseguiti tranquillamente a casa una volta imparati possono evitare le recidive e, ancora peggio, la possibilità che troppi traumi subiti dall’articolazione possano, nel tempo, evolvere in artrosi e inevitabili dolori cronici.