Indicazioni dell’Osteopatia viscerale

L’osteopatia viscerale è una particolare forma di manipolazione che ha come obiettivo quello di ridurre gli squilibri funzionali e strutturali in tutto il corpo. Tra questi ci sono la disfunzione muscolo-scheletrica, vascolare, nervosa, urogenitale, respiratoria, digestiva e linfatica. Questa tecnica manipolativa può apportare notevoli benefici nel trattamento di un’ampia gamma di patologie e di disturbi.

L’osteopatia viscerale può curare e risolvere disturbi come:

1. mal di pancia, gastrite e iperacidità
2. reflusso gastro-esofageo
3. asma, problemi respiratori
4. stitichezza, stipsi e costipazione
5. sindrome del colon irritabile
6. disturbi intestinali e gonfiore addominale
7. dolore pelvico cronico
8. dismenorrea e dolori mestruali.

Le tecniche utilizzate in osteopatia viscerale sono diverse e dipendono dalle esigenze del paziente e dalla patologia da trattare. Alcune delle tecniche più utilizzate sono:

1. tecniche di drenaggio/pompaggio emo-linfatico, per migliorare il deflusso del sangue venoso e della linfa in organi come il fegato e la milza quando questi sono in uno stato di congestione
2. tecniche di desaturazione e rilascio fasciale, utili per permettere un approccio in una situazione di maggiore dolorabilità, in situazioni in cui i tessuti che avvolgono il viscere risultano molto tesikk, o per trattare delle cicatrici che presentano aderenze
3. tecniche di stiramento quando troviamo un organo cavo, come ad esempio l’intestino, che presenta spasmo della sua parete in seguito a stati come irritabilità e stipsi
4. stacking, una tecnica frequentemente utilizzata che consiste nella manipolazione degli organi viscerali per migliorare la loro funzionalità e ridurre gli squilibri strutturali e funzionali in tutto il corpo.

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Quali sono le indicazioni dell’ Osteopatia pediatrica

L’osteopatia pediatrica e neonatale è una branca dell’osteopatia che si occupa di trattare i bambini sin dai loro primi giorni di vita per prevenire o risolvere disturbi quali coliche gassose e reflusso gastroesofageo del neonato, plagiocefalia posizionale e torcicollo miogeno, piede torto congenito, ecc. e accompagnarli nel loro miglior sviluppo motorio e posturale mese dopo mese, anno dopo anno. E’ una terapia non invasiva, studiata appositamente per neonati e bambini, che permette di correggere difetti della crescita prima che si manifestino con una sintomatologia anche dolorosa.

I benefici dell’osteopatia pediatrica e neonatale sono molteplici. Grazie ad un approccio fatto di pressioni delicate e non invasive, aiuta il bambino a liberarsi dalle tensioni stimolando la sua capacità di autoregolazione (principio di autoguarigione). Le indicazioni più comuni sono.

– difficoltà di suzione e allattamento
– plagiocefalia, cioè diversi tipi di deformazioni del cranio dovute al parto o alla posizione in cui il bambino dorme
– torcicollo e asimmetrie del cranio
– disturbi del sonno
– coliche
– stipsi
– reflusso gastroesofageo
– otite
– cefalee e mal di testa
– disturbi posturali
– alterazioni della marcia
– otiti e sinusiti ricorrenti
– problemi respiratori
– problemi di occlusione dentale
– enuresi

L’osteopatia pediatrica può essere utile anche nei neonati prematuri, per aiutare l’apparato digerente, respiratorio, motorio e neurologico. Inoltre può essere considerata una medicina preventiva, che previene eventuali complicanze che possano ritardare un corretto sviluppo del corpo, dovute a un travaglio eccessivamente lento o troppo veloce⁵.

Le modalità di applicazione variano a seconda del disturbo e dell’età del bambino. In generale, si tratta di tecniche manuali dolci e non invasive, che consistono in manipolazioni, pressioni e massaggi su diverse parti del corpo, in particolare il cranio, la schiena e l’addome. L’osteopata usa le sue mani per percepire le tensioni e le disfunzioni del corpo del bambino e per stimolarne l’autoregolazione e l’autoguarigione. Una seduta di osteopatia pediatrica dura circa 30-45 minuti e il numero di sedute necessarie dipende dal caso specifico.

Non ha controindicazioni se eseguita da un professionista qualificato e competente. Tuttavia, ci sono alcune situazioni in cui non è indicata o deve essere usata con cautela, come ad esempio.

– malattie infettive acute
– malformazioni congenite gravi
– fratture ossee
– emorragie cerebrali
– tumori
– patologie cardiache

Inoltre non deve sostituire la medicina convenzionale, ma integrarla e collaborare con essa. L’osteopata deve sempre richiedere il consenso informato dei genitori prima di iniziare il trattamento e deve inviare il bambino al pediatra o ad altri specialisti in caso di dubbi o complicazioni.

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Quali sono le differenze tra fisioterapia e osteopatia

La fisioterapia e l’osteopatia sono due discipline che hanno come obiettivo il trattamento di una varietà di disturbi muscolo-scheletrici. Entrambi i tipi di terapia possono essere molto utili, ma ci sono alcune importanti differenze tra loro. In questo post vedremo le principali caratteristiche della fisioterapia e dell’osteopatia, in modo da aiutare il lettore a decidere quale è la migliore per le proprie esigenze.

  • Le basi teoriche della fisioterapia e dell’osteopatia:

La fisioterapia è una branca della medicina che si occupa del trattamento di
disturbi muscoloscheletrici, neurologici e cardiovascolari attraverso
l’utilizzo di tecniche di terapia manuale, esercizio fisico e strumenti
elettromedicali. La fisioterapia si basa sull’applicazione di principi
scientifici e sull’apprendimento di tecniche specialistiche che permettono al
fisioterapista di attuare un trattamento efficace.

L’osteopatia è un sistema di diagnosi e trattamento che ha come obiettivo quello di ristabilire l’equilibrio tra corpo, mente e spirito. Si basa sulla palpazione del tessuto connettivo, sul riequilibrio degli organi interni, sull’integrazione neuromuscolare e sull’analisi posturale. L’osteopata utilizza la manipolazione fasciale e articolare con altre tecniche  che mirano a migliorare il benessere generale del paziente.

Pur avendo molti obiettivi, e spesso tecniche, in comune pensiamo che il miglior modo per capire come si applicano sul paziente le due metodiche è che la fisioterapia esamina prima di tutto la sede del problema poi, se necessario, valuta le aree adiacenti oppure tutte le possibili cause lontane dal problema stesso. Mentre l’osteopatia fa esattamente il contrario: non valuta la sede ma prende in considerazione tutta la persona cercando di individuare i blocchi articolari o le alterazione dei tessuti che possono essere la causa del disagio.

  • Le tecniche utilizzate nella fisioterapia e nell’osteopatia:

La fisioterapia può utilizzare tecniche quali il massaggio, lo stretching, la mobilizzazione articolare attiva o passiva, le manipolazioni vertebrali, la riabilitazione motoria ed altro ancora, per aumentare la mobilità articolare, alleviare il dolore e migliorare la funzionalità dell’area interessata.

L’osteopatia prevede l’utilizzo di diversa tecniche, tra cui: la manipolazione
manuale connettivale e articolare, tecniche cranio-sacrali oppure viscerali per migliorare la mobilità articolare e ridurre il dolore in modo da prevenire eventuali problemi futuri ed aumentare il benessere generale del paziente.

  • Le indicazioni terapeutiche della fisioterapia e dell’osteopatia:

La fisioterapia può essere utilizzata per trattare vari disturbi muscoloscheletrici come mal di schiena, dolori alla spalla o al collo; la
riabilitazione post-operatoria di protesi e fratture, malattie neurologiche come
ictus o sclerosi multipla; malattie cardiovascolari per riabilitare pazienti
che hanno subito un’infarto o altra patologia cardiaca, malattie respiratorie
come asma o enfisema; malattie infiammatorie come artrite reumatoide; patologie dello sport; cefalee e vertigini di origine cervicale.

Invece l’osteopatia è indicata nel trattamento delle disfunzioni articolari, muscolari ed osteo-articolari croniche o acute; nella gestione del dolore; nella gestione di problemi di natura neurovegetativa, nella prevenzione e trattamento degli infortuni sportivi; nel trattamento delle disfunzioni temporomandibolari, spesso in collaborazione con l’odontoiatra; nella
cura delle malformazioni congenite nei neonati o acquisite durante la vita.

  • Le differenze tra fisioterapia e osteopatia:

La fisioterapia e l’osteopatia sono entrambe terapie efficaci per trattare una vasta gamma di disturbi. Entrambi i tipi di trattamento mirano a migliorare la qualità della vita del paziente attraverso la prevenzione, il trattamento e la riabilitazione. Tuttavia, ci sono alcune importanti differenze tra le due terapie che è importante considerare quando si sceglie una forma di trattamento. Sia la fisioterapia che l’osteopatia possono essere utilizzate per trattare una vasta gamma di disturbi, ma ciascuna offre un approccio diverso alla cura del paziente. Prima di scegliere un trattamento, è importante discutere con il proprio medico o con un professionista sanitario qualificato per determinare quale terapia sarà più adatta alle proprie esigenze.

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