Fisioterapia e osteopatia per la sindrome di burnout.

Questa settimana voglio parlarvi della sindrome di burnout un problema sempre più frequente, dovuto a carichi di lavoro sempre più pesanti che, come è stato ampiamente dimostrato, non colpisce solo il settore sanitario.

Il burnout è un disturbo psico-fisico che si manifesta come esaurimento emozionale, bassa realizzazione personale e stanchezza cronica causata da un prolungato stress lavorativo. È caratterizzato da sentimenti di stanchezza e inefficacia professionale.

La fisioterapia e l’osteopatia possoni aiutare chi è soggetto a burnout in diversi modi:

1. Riduzione dello stress fisico: Il burnout può manifestarsi con sintomi fisici come tensione muscolare, dolore e affaticamento.

La fisioterapia può aiutare a ridurre lo stress fisico attraverso tecniche come la terapia manuale, la massoterapia profonda e il rilassamento muscolare. Questo può contribuire a lenire il dolore e l’affaticamento associati al burnout.

Mentre l’osteopatia tramite tecniche viscerali i cranio sacrali può contribuire a riequilibrare il sistema nervoso neurovegetativo sempre coinvolto in questa condizione fisica.

2. Incremento dell’attività fisica: L’attività fisica regolare è stata associata a una riduzione dello stress e all’aumento del benessere psicologico. L’attività fisica, in particolare in modalità aerobica (bicicletta, cyclette, camminate) e all’aria aperta può aiutare le persone affette da burnout a creare un programma di attività personalizzato che favoriscano il rilascio di endorfine, riducendo così i sintomi dello stress e promuovendo una migliore salute sia fisica che mentale.

3. Miglioramento del sonno: Il burnout può causare insonnia o disturbi del sonno. La fisioterapia può utilizzare tecniche che favoriscono il rilassamento muscolare facilitando la qualità del sonno. Un miglioramento del riposo e un recupero adeguati possono contribuire ad alleviare i sintomi del burnout.

4. Gestione del dolore: Il burnout può essere accompagnato da sintomi fisici come cefalee o dolore muscolare cronico. La fisioterapia può aiutare ad identificare le cause del dolore e a sviluppare un piano di trattamento personalizzato per alleviare i sintomi.

5. Supporto emotivo: Una premessa non siamo psicologi e non dobbiamo assolutamente sostituirci a loro ma il fisioterapista può offrire un ambiente sicuro per poter esprimere i propri sentimenti e le proprie preoccupazioni legate al burnout. Il terapista può fornire supporto emotivo e consigli sulle strategie per affrontare lo stress e prevenire l’evoluzione verso il burnout.

Complessivamente, la fisioterapia e l’osteopatia possono svolgere un ruolo importante nel trattamento e nella prevenzione del burnout, fornendo alle persone affette strumenti per gestire lo stress fisico e migliorare il benessere generale. Alla prossima!

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