Bisogna sempre evitare il dolore durante le sedute di fisioterapia?

Dolore durante la seduta di fisioterapia

L’esperienza clinica e molti studi scientifici hanno dimostrato che l’applicazione di tecniche o esercizi di fisioterapia non deve sempre necessariamente evitare il dolore. Questo può essere un valido aiuto per ottenere risultati migliori nel tempo.


La fisioterapia ha un ruolo primario nelle problematiche di dolore di origine prevalentemente meccanica e ha il compito di fare in modo che il distretto interessato ritorni ad un equilibrio funzionale e che la persona sia in grado, anche in presenza di alterazioni strutturali degenerative non modificabili, di sopportare il carico delle attività quotidiane.

Inoltre, la fisioterapia può essere un valido rimedio quando il dolore è causato da problemi muscolo-scheletrici e nella maggior parte dei casi può ridurre il dolore e migliorare la mobilità .

Ci sono alcune cose da tenere a mente quando si svolgono manovre con dolore ad esempio: che la tecnica o l’esercizio dopo aver riprodotto il dolore, in particolare se riconosciuto dal paziente come il suo sintomo principale, deve cessare immediatamente dopo l’applicazione.

Questo è molto importante in quanto un perdurare di oltre uno due minuti dei sintomi riprodotti potrebbe indicarci che siamo di fronte a una situazione di irritazione che potrebbe portare a infiammare l’area trattata. Tra le varie serie è opportuno fare pause abbastanza lunghe (di media tra i 2 e i 5 minuti).

Quindi evitare sempre il dolore nel timore di causare danni al paziente potrebbe avere il limite di eseguire una terapia poco specifica. Ma anche impedendoci di arrivare a trattare i tessuti responsabili del problema che, invece, devono essere coinvolti se vogliamo ottenere risultati migliori.

Per gestire al meglio il paziente è necessario che un professionista esperto sia in grado di guidarlo cercando in ogni momento di dialogare con lui per fargli capire quello che vogliamo ottenere e chiaramente tranquilizzarlo se dovesse mal sopportare i sintomi.

Resta il fatto che ogni persona deve poter decidere quali tecniche utilizzare e i limiti da rispettare per non far diventare la seduta di fisioterapia un’inutile momento di sofferenza che lo farebbe abbandonare il percorso iniziato.

Dolore durante la fisioterapia

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Quali sono le differenze tra fisioterapia e osteopatia

La fisioterapia e l’osteopatia sono due discipline che hanno come obiettivo il trattamento di una varietà di disturbi muscolo-scheletrici. Entrambi i tipi di terapia possono essere molto utili, ma ci sono alcune importanti differenze tra loro. In questo post vedremo le principali caratteristiche della fisioterapia e dell’osteopatia, in modo da aiutare il lettore a decidere quale è la migliore per le proprie esigenze.

  • Le basi teoriche della fisioterapia e dell’osteopatia:

La fisioterapia è una branca della medicina che si occupa del trattamento di
disturbi muscoloscheletrici, neurologici e cardiovascolari attraverso
l’utilizzo di tecniche di terapia manuale, esercizio fisico e strumenti
elettromedicali. La fisioterapia si basa sull’applicazione di principi
scientifici e sull’apprendimento di tecniche specialistiche che permettono al
fisioterapista di attuare un trattamento efficace.

L’osteopatia è un sistema di diagnosi e trattamento che ha come obiettivo quello di ristabilire l’equilibrio tra corpo, mente e spirito. Si basa sulla palpazione del tessuto connettivo, sul riequilibrio degli organi interni, sull’integrazione neuromuscolare e sull’analisi posturale. L’osteopata utilizza la manipolazione fasciale e articolare con altre tecniche  che mirano a migliorare il benessere generale del paziente.

Pur avendo molti obiettivi, e spesso tecniche, in comune pensiamo che il miglior modo per capire come si applicano sul paziente le due metodiche è che la fisioterapia esamina prima di tutto la sede del problema poi, se necessario, valuta le aree adiacenti oppure tutte le possibili cause lontane dal problema stesso. Mentre l’osteopatia fa esattamente il contrario: non valuta la sede ma prende in considerazione tutta la persona cercando di individuare i blocchi articolari o le alterazione dei tessuti che possono essere la causa del disagio.

  • Le tecniche utilizzate nella fisioterapia e nell’osteopatia:

La fisioterapia può utilizzare tecniche quali il massaggio, lo stretching, la mobilizzazione articolare attiva o passiva, le manipolazioni vertebrali, la riabilitazione motoria ed altro ancora, per aumentare la mobilità articolare, alleviare il dolore e migliorare la funzionalità dell’area interessata.

L’osteopatia prevede l’utilizzo di diversa tecniche, tra cui: la manipolazione
manuale connettivale e articolare, tecniche cranio-sacrali oppure viscerali per migliorare la mobilità articolare e ridurre il dolore in modo da prevenire eventuali problemi futuri ed aumentare il benessere generale del paziente.

  • Le indicazioni terapeutiche della fisioterapia e dell’osteopatia:

La fisioterapia può essere utilizzata per trattare vari disturbi muscoloscheletrici come mal di schiena, dolori alla spalla o al collo; la
riabilitazione post-operatoria di protesi e fratture, malattie neurologiche come
ictus o sclerosi multipla; malattie cardiovascolari per riabilitare pazienti
che hanno subito un’infarto o altra patologia cardiaca, malattie respiratorie
come asma o enfisema; malattie infiammatorie come artrite reumatoide; patologie dello sport; cefalee e vertigini di origine cervicale.

Invece l’osteopatia è indicata nel trattamento delle disfunzioni articolari, muscolari ed osteo-articolari croniche o acute; nella gestione del dolore; nella gestione di problemi di natura neurovegetativa, nella prevenzione e trattamento degli infortuni sportivi; nel trattamento delle disfunzioni temporomandibolari, spesso in collaborazione con l’odontoiatra; nella
cura delle malformazioni congenite nei neonati o acquisite durante la vita.

  • Le differenze tra fisioterapia e osteopatia:

La fisioterapia e l’osteopatia sono entrambe terapie efficaci per trattare una vasta gamma di disturbi. Entrambi i tipi di trattamento mirano a migliorare la qualità della vita del paziente attraverso la prevenzione, il trattamento e la riabilitazione. Tuttavia, ci sono alcune importanti differenze tra le due terapie che è importante considerare quando si sceglie una forma di trattamento. Sia la fisioterapia che l’osteopatia possono essere utilizzate per trattare una vasta gamma di disturbi, ma ciascuna offre un approccio diverso alla cura del paziente. Prima di scegliere un trattamento, è importante discutere con il proprio medico o con un professionista sanitario qualificato per determinare quale terapia sarà più adatta alle proprie esigenze.

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Massaggio profondo

Massaggio profondo

Senza ombra di dubbio posso dire, dopo molti anni di professione, che il massaggio profondo è la tecnica di terapia manuale che ancora oggi è insostituibile anche se da sola spesso non è sufficiente a risolvere tutti i problemi.

I motivi che la rendono così importante sono diversi e sicuramente il più significativo è che abbiamo, nella maggior parte dei casi, a che fare con problemi cronici che se non trattati adeguatamente difficilmente possiamo sperare di avere miglioramenti nel medio e anche, nei casi più fortunati, nel lungo periodo.

Non possiamo pensare che da sola sia in grado di modificare problemi che nel migliore dei casi dura da diversi anni ma con l’aiuto di altre tecniche come le mobilizzazioni articolari attive o passive, tecniche osteopatiche e l’esercizio fisico si possono ottenere risultati soddisfacenti per la gestione e il mantenimento del risultati.

Ciò non toglie l’importanza di questa tecnica che permette al fisioterapista di trattare con molta precisione tensioni muscolari, o meglio connettivali, a volte molto dolorose, che altrimenti non sarebbero raggiungibili con altri metodi.

Utilizzata, nella maggior parte dei casi, per dolore e rigidità della schiena ha, inoltre, un’ effetto che si rivela molto utile a pazienti che svolgono attività sportive in quanto il miglioramento ottenuto permette anche di migliorare le proprie performance atletiche dovuto al fatto che liberando le fasce muscolari queste sono in grado di sviluppare al meglio la loro forza.

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